Inizio del cammino – Prima tappa
Campobasso
Il capoluogo del Molise ospita numerosi luoghi storici, tra cui il Castello Monforte, simbolo della città, e la Chiesa della Santissima Trinità. La Cattedrale della Santissima Trinità è uno dei più importanti edifici religiosi della città, risalente al XVI secolo, con un’imponente facciata neoclassica.
Seconda tappa
Matrice
Questo borgo custodisce la splendida Chiesa di Santa Maria della Strada, un gioiello dell’architettura romanica del XII secolo, famosa per i suoi affreschi e la sua facciata decorata con rilievi scultorei.
Terza tappa
Campolieto
Nel centro storico di Campolieto si trova la Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XV secolo, che conserva ancora affreschi di valore e opere d’arte religiosa. Il borgo è ricco di fascino, immerso nella storia locale.
Quarta tappa
Petrella Tifernina
La Chiesa di San Giorgio Martire, uno dei migliori esempi di architettura romanica del Molise, risalente all’XI secolo. Il suo interno conserva affreschi medievali di grande rilevanza storica e artistica.
Quinta tappa
Montagano
Montagano è noto per l’Abbazia di Santa Maria di Faifoli, un antico monastero benedettino fondato nell’XI secolo. Questo luogo, di grande importanza spirituale, conserva opere medievali e una splendida vista sulla valle circostante.
Sesta tappa
Limosano
Il borgo di Limosano ospita la Chiesa di San Francesco, un edificio religioso con origini medievali, che racchiude antichi affreschi e una suggestiva atmosfera storica legata alla presenza francescana.
Settima ed ultima tappa
Sant’Angelo Limosano
Questo piccolo borgo è noto per la Chiesa di San Pietro Apostolo, una costruzione medievale che domina il paesaggio circostante. La chiesa conserva alcune interessanti opere religiose e un affresco dell’antico patrono.
PRIMA TAPPA
Campobasso
Il capoluogo del Molise ospita numerosi luoghi storici, tra cui il Castello Monforte, simbolo della città, e la Chiesa della Santissima Trinità. La Cattedrale della Santissima Trinità è uno dei più importanti edifici religiosi della città, risalente al XVI secolo, con un’imponente facciata neoclassica.
Luoghi storici
Centro storico
La città si sviluppò al principio ai piedi di un colle oggi dominato dal Castello Monforte, costruito sicuramente prima della fine del XIV secolo e che prende il suo nome dal condottiero e feudatario Cola di Monforte, che curò personalmente ed economicamente i lavori di restauro dopo il terremoto del 1456. Intorno al castello e alle sue mura, si sviluppa lo splendido centro storico, caratterizzato dall’intreccio di vicoli e scalinate in pietra. Tra i monumenti più significativi della città c’è proprio il castello Monforte, che svetta sopra al centro storico cittadino.
Luoghi religiosi
Chiesa di San Giorgio martire
La chiesa di San Giorgio è collocata nella parte più alta della città ad un livello del Monte Sant’Antonio di poco più basso rispetto al castello Monforte posto sulla cima. La chiesa, che risale all’XI secolo, ha una facciata a due salienti corrispondenti alle due falde del tetto a capanna, derivanti dall’originario corpo ad una sola navata. Sul lato destro dell’edificio e in posizione leggermente arretrata è stato collocato il campanile a pianta quadrangolare. L’interno della chiesa a tre navate non conserva lo stile romanico originario ma quello tardo barocco decorato da semplici stucchi. Sul lato sinistro si trova la cappella Ferraguto, dedicata a San Gregorio Magno e a Sant’Agnese, costruita nel XIV secolo, a pianta quadrata sormontata da cupola ottagonale a spicchi, decorata con affreschi risalenti al sec. XIV, raffiguranti i dottori della chiesa e diversi episodi biblici. Nella chiesa è conservata una statua di San Giorgio, opera di Emilio Labbate di Carovilli (IS), realizzata nel 1858. L’opera raffigura San Giorgio, patrono di Campobasso, mentre, posto su un cavallo rampante, trafigge con una lancia il drago strisciante tra le zampe del destriero.
Chiesa di San Bartolomeo
La chiesa di San Bartolomeo è situata poco più a valle rispetto a quella di San Giorgio, è addossata alle mura di fortificazione della parte alta del colle, in cui verosimilmente si apriva una porta di cui si conservano resti dell’imposta dell’arco. Nei suoi pressi si conserva quasi integralmente una delle torri murarie, la Torre Terzano. Con molta probabilità la chiesa fu costruita attorno alla metà del XIII secolo ma nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri, seguiti ai vari terremoti che colpirono ripetutamente la città. La struttura primitiva è stata conservata ed è ancora chiaramente leggibile lo stile romanico-gotico.
Chiesa di San Leonardo
La chiesa nasce nel pieno centro storico della città di Campobasso. La struttura, in stile romanico-gotico, è databile tra il XIII e la prima metà del XIV secolo. Il portale, con arco ogivale, ha scarsa strombatura e si compone di stipiti, pilastri e colonnine lisce.Al centro della lunetta è raffigurato l’agnello crucifero. L’accesso alla chiesa avviene attraverso una doppia scalinata a balaustra realizzata agli inizi del 1900 in sostituzione di quella precedente a due ali che era fiancheggiata da un parapetto in pietra. L’interno della chiesa è a navata unica; su ogni lato vi è la presenza di tre nicchie separate da archi a tutto sesto. Il presbiterio, leggermente sopraelevato, è corredato di abside e il soffitto è a capriate in legno. ‘L’analisi stilistica della struttura architettonica e dei particolari decorativi della chiesa fanno pensare che la costruzione dell’edificio possa risalire al XIII secolo, anche se le prime fonti scritte riguardanti gli arcipreti ad essa afferenti sono della prima metà del XIV secolo.
SECONDA TAPPA
Matrice
Questo borgo custodisce la splendida Chiesa di Santa Maria della Strada, un gioiello dell’architettura romanica del XII secolo, famosa per i suoi affreschi e la sua facciata decorata con rilievi scultorei.
Luoghi religiosi
Santa Maria della Strada
Incastonata nel verde delle colline del comune di Matrice, è custodita la chiesa di Santa Maria della Strada, gioiello di architettura romanica del XII secolo. Il
suo legame con la nobile famiglia dei Monforte di Campobasso e la simbologia dei ricchi rilievi scultorei, lo rendono uno dei monumenti più affascinanti del
territorio.
La chiesa di Santa Maria della Strada, dichiarata Monumento nazionale nel 1889, rappresenta una delle testimonianze più intriganti del romanico molisano.
Parlando del santuario, il professor Corrado Carano, si è espresso dicendo: “Sembra che in questo tempio gli artisti medioevali abbiano voluto raccogliere
tutte le note della musica architettonica che il genio italiano aveva creato in Italia, in modo che con la sua semplice bellezza potesse gareggiare con tutte le
altre chiese del medesimo stile che impreziosiscono la nostra penisola”. La ricca decorazione presente in facciata, vera e propria narrazione biblica,
riporta, tra gli altri, passi tratti dal Libro dell’Apocalisse di San Giovanni; degno di nota è anche il particolare rosone che presenta caratteristiche singolari
che ne esaltano il valore simbolico. La ricchezza e il fascino della chiesa non si esauriscono all’esterno ma proseguono al suo interno dove è custodita
l’arca di Bernardo d’Aquino risalente al 1345 e realizzata da artisti della scuola di Tino Da Camaino. Di grande rilevanza è l’acquasantiera risalente al XV
secolo e riportante lo stemma dei Monforte, testimonianza del forte legame che Cola Di Monforte aveva con la Madonna della Strada, alla quale consacrò il
suo pellegrinaggio a Santiago di Compostela. A rendere ancor più intrigante questo monumento, è la particolare leggenda che lo vede protagonista e che
accentua ancor di più il fascino dei suoi simboli. Da evidenziare, infine, la bellezza del contesto che incornicia il monumento all’interno di un paesaggio
naturale che ne accresce la suggestività. A santa Maria della Strada si ha come la sensazione che lo spirito trovi sollievo, pace.
Villa di penta – I luoghi di madre speranza
Al centro di questo perimetro territoriale del Molise, tra Matrice e Petrella Tifernina, c’è Villa Di Penta voluta fortemente da Madre Speranza. È luogo di preghiera, di riflessione, di lavoro di gruppo. È direttamente collegata a Collevalenza. Fin dagli albori della Congregazione era stata individuata da Madre Speranza per ispirazione divina quale casa di formazione del noviziato dei Figli dell’Amore Misericordioso. Tale struttura con annessi terreni, originariamente, era di proprietà della famiglia di Penta alla quale apparteneva il futuro p. Alfredo, primo Figlio dell’Amore Misericordioso. Nella casa è stato allestito da una Ancella un artistico presepio poliscenico permanente che è visitato da numerose persone in ogni periodo dell’anno.Chiesa di San Leonardo
TERZA TAPPA
Campolieto
Nel centro storico di Campolieto si trova la Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XV secolo, che conserva ancora affreschi di valore e opere d’arte religiosa. Il borgo è ricco di fascino, immerso nella storia locale.
Luoghi Storici
Museo dei fuochi d’artificio
Nel centro storico si trova anche un museo molto particolare, quello dei fuochi d’artificio, che racconta questa tradizione legata alla famiglia Paradiso.
Luoghi religiosi
Chiesa arcipretale di S.Michele Arcangelo
L’abbazia risulta essere la testimonianza di strutture monastiche della quali il Rodotà dice: «nell’Aquila, nella Puglia, nella Lucania, e nella Calabria risonava la regola di S. Basilio […] Ovunque alcuno si volgeva, ravvisava germogliare in Italia le costumanze orientali, e udiva nelle Chiese la soave armonia de’ cantici in lingua Greca». L’apparato iconografico, da un punto di vista stilistico e contenutistico, presenta molte affinità con la chiesa S. Giorgio Martire di Petrella Tifernina, tanto da far nascere l’ipotesi di un unico cantiere. Santa Maria della Strada possiede molte caratteristiche che la rendono unica nel panorama italiano. All’interno si trova l’arca di Bernardo d’Aquino (1345) nella quale in basso troviamo il Cristo Pantocratore tra gli stemmi dei d’Aquino/Summucola. Al centro l’immagine dormiente del defunto. In alto S. Michele Arcangelo sovrastato dall’Aquila di S. Giovanni Evangelista. Sempre all’interno tutti i capitelli delle colonne hanno stili diversi e si trovano croci templari che forse indicano che Santa Maria della Strada fosse un punto di ristoro del viaggio dei crociati verso Gerusalemme.
QUARTA TAPPA
Petrella Tifernina
La Chiesa di San Giorgio Martire, uno dei migliori esempi di architettura romanica del Molise, risalente all’XI secolo. Il suo interno conserva affreschi medievali di grande rilevanza storica e artistica.
Luoghi religiosi
Chiesa di San Giorgio Martire
La chiesa di San Giorgio martire, dichiarata monumento nazionale nel 1901, rappresenta una delle opere architettoniche più complesse ed enigmatiche del romanico molisano e allo stesso tempo più attraenti e misteriose. La narrazione è affidata ai simboli, alle «pietre parlanti», che fanno vedere l’invisibile nel visibile, vera biblia pauperum perché, nella dimensione simbolica connaturata alla mentalità e alla cultura medievali e che trae le sue origini dalla prospettiva religiosa, ogni aspetto della realtà sensibile è incompleto e rimanda a qualcosa che lo completa e gli dà senso e significato. Il monumento è tanto più affascinante perché per molti aspetti è indecifrabile e avvolto nel mistero, a cominciare dalla data di fondazione che, ricavata dalla lunetta del portale principale, ha fatto ipotizzare varie datazioni, ma forse bisogna «riconoscere la impossibilità di trarre da quella iscrizione degli elementi certi di ordine documentario» (F. Gandolfo). L’unica certezza è data da un inventario del 1241 fatto redigere da Federico II, in cui viene citata la chiesa di San Giorgio e che pertanto costituisce il terminus ante quem. Si è generalmente concordi nel ritenere che l’attuale complesso romanico di San Giorgio sia nato su una preesistente costruzione sacra di epoca longobarda (l’attuale ‘cripta’) a sua volta preceduta da una struttura di epoca bizantina, per cui è stato ipotizzato realisticamente che nella chiesa si celebrassero in un primo momento riti grecanici e che solo successivamente sia stato introdotto il rito romano-latino (F. Bozza). Al di là delle interpretazioni personali e del fascino del mistero, connaturato comunque al simbolismo romanico, le analogie strutturali e simboliche, le comunanze stilistiche tra edifici situati anche a distanze considerevoli, lasciano ipotizzare una posizione strategica della chiesa lungo il percorso dei pellegrini e crociati del medioevo, consentendo anche di giustificare, in questo modo, la grandezza dell’edificio che attraverso qualche simbolo in particolare, rimanda alle pratiche cultuali del pellegrinaggio verso il santuario di S. Michele Arcangelo sul Gargano e verso la Terra Santa. E’ proprio questa chiesa l’emblema della bellezza e dell’arte che parlano al cuore dei pellegrini, il ricchissimo apparato iconografico immette in un percorso profondo di ascesi spirituale dalle realtà terrene a quelle eterne, dal destino perituro a quello imperituro, con chiari riferimenti alla Sacra Scrittura e a temi che coniugano l’allegoria e la patristica attraverso il linguaggio simbolico del romanico.
QUINTA TAPPA
Montagano
Montagano è noto per l’Abbazia di Santa Maria di Faifoli, un antico monastero benedettino fondato nell’XI secolo. Questo luogo, di grande importanza spirituale, conserva opere medievali e una splendida vista sulla valle circostante.
Luoghi religiosi
Abbazia di Faifòli
Fagifulae, città dei piccoli faggi, in epoca sannita era un oppidum, ossia un villaggio fortificato del Sannio Pentro. Sulla sua esistenza abbiamo due testimonianze storiche: Tito Livio nell’opera Ab urbe condita, libri XXI, 17-18, e XXIV, 20, la cita tra gli oppida sanniti che durante la seconda guerra punica parteggiarono per Annibale per opporsi alla supremazia di Roma; Plinio il Vecchio, nel I secolo d.C., nomina i Fagifulani tra le genti più forti d’ltalia, i Sanniti, abitanti della Regione quarta (Naturalis Historia, III, 12, 107). Della chiesa di Santa Maria di Faifoli, citata per la prima volta in un documento del 1134, non si conosce con esattezza la data della costruzione. La data più importante nella storia di questa chiesa è il 1227, quando vi giunge il giovane Pietro Angelerio, futuro Papa Celestino V, che vi trascorre i tre anni del noviziato, vestendovi l’abito benedettino. Vi fa ritorno nel 1276, in qualità di abate, per volere dell’arcivescovo di Benevento, Romano Capoferro, con il compito di restaurare la chiesa e il monastero.
SESTA TAPPA
Limosano
Il borgo di Limosano ospita la Chiesa di San Francesco, un edificio religioso con origini medievali, che racchiude antichi affreschi e una suggestiva atmosfera storica legata alla presenza francescana.
Luoghi religiosi
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore
La chiesa risale all’XI secolo, restaurata nel XV secolo dopo un terremoto, e nuovamente pesantemente modificata nel Settecento. Di originale rimane la cripta sotterranea; la facciata è assai semplice, caratterizzata da un portale sormontato da finestrone rettangolare. Il portale presenta un architrave con scritta latina e la data di restauro della chiesa, nel 1755; la pianta dell’edificio è rettangolare con navata unica, composta lateralmente da una serie di cappelle delimitate da archi a tutto sesto. La campata vicino all’ingresso è formata da un ballatoio che conserva l’organo ligneo.
Chiesa conventuale di San Francesco d’Assisi
Risale al 1312, quando fu voluta dai signori D’Angiò, poiché anche Limosano fosse provvista di un convento dei Francescani Cappuccini, che fosse anche provvisto di un seminario di teologia per la formazione di presbiteri. Il convento subì danni con il terremoto del 1805 e per questo oggi è piuttosto manomesso nello stile, anche perché nel 1809 fu soppresso, aperto nel 1821 e definitivamente chiuso nel 1868, quando la parte monasteriale divenne proprietà del comune. La facciata presenta un elegante portale medievale gotico, ornato da colonnine e capitelli con motivi floreali. Al di sopra vi è un rosone con al centro un affresco, e presso la lunetta del portale vi è un bassorilievo dell’Agnello mistico. La chiesa è a navata unica e reca nella parte superiore una tribuna destinata alle donne, ossia il matroneo, mentre nella zona inferiore un confessionale. L’ingresso principale presenta delle scale sulla destra, sorrette da colonne marmoree; nella zona del presbiterio vi sono cinque medaglioni su tela, nonché un coro in legno di noce. Internamente la copertura è a cassettoni lignei, e la luce entra non solo dal rosone, ma anche dalle quattro finestre laterali. Il campanile della chiesa è una tozza torre, che non supera in altezza il livello della facciata.
SETTIMA TAPPA
Sant’Angelo Limosano
Questo piccolo borgo è noto per la Chiesa di San Pietro Apostolo, una costruzione medievale che domina il paesaggio circostante. La chiesa conserva alcune interessanti opere religiose e un affresco dell’antico patrono.
Luoghi religiosi
Santuario Madonna delle Stelle
Santuario Madonna delle Stelle : In contrada Fonte del Bove sorge il Santuario della Madonna delle Stelle, costruito a due chilometri dall’abitato. Nell’inverno del 1924 il muratore Bozza Giovanni fu Domenico, scavando nei pressi di contrada Fonte del Bove, nota la presenza di piccole mattonelle molto antiche, così si arriva alla conclusione che precedentemente in quello stesso posto nasceva una chiesa. Incominciano gli scavi fino a quando il 22 agosto 1924 due contadinelle riportano alla luce un piccolo quadretto con la raffigurazione della Madonna delle Stelle ed una mattonella affumicata con la scritta ‘Maria delle Stelle’. Il 3 gennaio 1926 avviene il ritrovamento della statuetta. Nel 1928 è acquistato il terreno sul quale è poi costruita la Chiesa
Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
La chiesa fu fondata nel XIII secolo come cappella dedicata a Pietro da Morrone, era infatti nota come San Pietro Celestino. Ricambiata in forme barocche nel 1695, la chiesa ha conservato un bel tabernacolo medievale in legno. All’esterno vi è ancora una parte di muratura medievale con un’iscrizione latina.